MERCATO AGROALIMENTARE DELLA SARDEGNA UNA DELLE PRINCIPALI PIAZZE ITALIANE PER LA FORMAZIONE E RILEVAZIONE DEI PREZZI ORTOFRUTTA

Il Mercato Agroalimentare della Sardegna, già dalla sua costituzione nel maggio 2007, si occupa della rilevazione dei prezzi dei prodotti ortofrutticoli che si basa sulle interviste condotte da un agronomo.

Le informazioni raccolte vengono immesse nella fitta rete nazionale cui la struttura di Sestu fa parte insieme ai quattordici mercati italiani più rappresentativi e poi trasmesse a Ismea (l’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo ed Alimentare) che svolge l’attività di rilevazione dei prezzi dei prodotti agricoli su mandato del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ed è inserito nel sistema statistico nazionale (SISTAN) e del Sistema informativo agricolo nazionale (SIAN).

La rilevazione avviene sui prezzi all’origine, ovvero sulle quotazioni praticate nelle prime fasi di scambio che si attestano sul valore percepito dal produttore sulla singola varietà.

In ogni piazza mercatale, su ciascun prodotto, vengono rilevati i prezzi minimo e massimo a cui è stata venduta la merce e per alcune referenze viene indicato anche il valore prevalente, quello a cui è stato scambiato il maggior volume di offerta. Su questi elementi sono calcolati i prezzi medi.

Il patrimonio di informazioni, unito alle analisi della Borsa Merci Telematica Italiana (BMTI) che si avvale delle banche dati sui prezzi all’ingrosso ufficiali delle Camere di commercio, permette di realizzare una costante attività di analisi e di monitoraggio sull’andamento generale dei mercati dell’agroalimentare.

Ogni settimana la Borsa Merci Telematica Italiana, in collaborazione con il network di Italmercati a cui aderisce il Mercato Agroalimentare della Sardegna, realizza la “borsa della spesa” che segnala i migliori prodotti dell’ortofrutta di stagione, dell’ittico e della carne, corredati dai consigli dello chef e del nutrizionista. “Il mercato agroalimentare della Sardegna, per la centralità che riveste sul territorio regionale nella filiera ortofrutticola, da diciassette anni è stato scelto tra i punti di rilevazione dei prezzi su base nazionale. Questo indicatore – sottolinea Vincenzo Pisano, presidente della Coagri Sardegna, l’ente gestore del mercato – è un segnale confortante che attesta la nostra capacità di mantenere nel tempo un buon grado di rappresentatività per i volumi di produzione, movimentazione delle merci e per la rilevanza della commercializzazione. La struttura di Sestu, con la sua galleria rimane ancora oggi la piazza principale regionale dove si formano i prezzi dell’ortofrutta e si svolgono le contrattazioni tra la domanda e l’offerta. Il mercato svolge una funzione di interesse pubblico – conclude Pisano – utile alla produzione locale e ai consumatori”.

Il Decreto legislativo n. 198 del 2021, oltre a dare attuazione alla Direttiva (UE) in materia di pratiche commerciali sleali nei rapporti tra imprese della filiera agricola e alimentare “ha restituito un ruolo centrale di formazione dei prezzi nei mercati – spiega il direttore della Coagri, Giorgio Licheri – e questo è sicuramente un elemento positivo. Per supportare gli operatori del settore con un’informativa tecnico – giuridica, abbiamo di recente organizzato alcuni incontri che vertono sulla nuova disciplina relativa al contrasto delle pratiche commerciali sleali nelle relazioni tra fornitori e gli acquirenti di prodotti agricoli e alimentari. Tra le previsioni inderogabili – prosegue Licheri – rientra l’obbligatorietà, per i contratti di cessione di prodotti agricoli e alimentari, di essere conclusi mediante atto scritto stipulato prima della consegna che ne stabilisca la durata, la quantità e le caratteristiche del prodotto oggetto di cessione, il prezzo, le modalità di consegna e di pagamento. Proseguiremo con l’organizzazione di altri incontri informativi su questo tema. Intanto, a fine maggio, saremo a Roma in occasione della presentazione del bilancio della rete di Italmercati – conclude il direttore della Coagri – che quest’anno è stata affidata a Ismea e si svolgerà nella sede del Cnel”.