INDAGINE ISMEA SUI MERCATI ALL’INGROSSO DELLA RETE ITALMERCATI

L’analisi sul ruolo economico e le sfide future dei mercati all’ingrosso nella filiera è il tema centrale del rapporto realizzato da Ismea sul sistema della rete di Italmercati presentato ieri a Roma nella sede del parlamentino del Consiglio nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL). Oltre ai rappresentanti dei principali mercati nazionali aderenti al network hanno partecipato anche il presidente della Coagri Sardegna, Cenzo Pisano e il direttore Giorgio Licheri.

Il ministro dell’Agricoltura Lollobrigida, intervenuto all’inizio della giornata, in un video messaggio ha ribadito l’esigenza di riformare il sistema partendo dall’individuazione dei mercati considerati strategici.

Italmercati, nell’ottica della riforma e della riduzione del numero di strutture ha individuato sei criteri che si innestano su due precondizioni di base: che il centro agroalimentare sia pubblico o privato ma distinto dall’ente locale e che garantisca all’ente gestore un fatturato annuo minimo non inferiore a 500 mila euro.

1. Il mercato deve rifornire le città metropolitane italiane.

2. Deve trattarsi di un mercato inserito in aree a rilevante vocazione agricola.

3. Il mercato deve insediarsi nei pressi di interporti, porti, aeroporti e autostrade.

4. Il centro all’ingrosso deve rappresentare un unico punto di riferimento regionale.

5. Il mercato deve gestire diverse categorie merceologiche di prodotti: ortofrutta, prodotti ittici, carni e fiori.

6. Il mercato, per essere definito strategico deve occuparsi dell’educazione alimentare, della lotta agli sprechi, della valorizzazione delle eccellenze locali e nazionali, della sostenibilità sociale e ambientale.

Il mercato Agroalimentare della Sardegna oltre a possedere le due precondizioni di base, soddisfa tutti e sei i criteri che gli conferiscono il riconoscimento di “strategico”su base nazionale all’interno della rete di Italmercati.